Quanto consuma un’AI?
L’AI è senz’altro una tecnologia che si sta dimostrando utile in molti ambiti e si fa strada ogni giorno di più con vecchi e nuovi modi di usarla. Esiste però un aspetto poco trattato che dovrebbe invece ricevere la giusta attenzione.
Quanto consuma realmente un’AI?
Quante IA esistono attualmente?
L’IA sta vivendo una crescita esplosiva, con innumerevoli applicazioni che vanno dalla guida autonoma, alla diagnostica medica, ai sistemi di assistenza virtuale. Non esiste una cifra esatta sul numero di intelligenze artificiali attualmente attive, ma i principali fornitori di IA, come OpenAI, Google e Microsoft, gestiscono enormi infrastrutture per il supporto di servizi come ChatGPT, Bard e Bing AI. Questi sistemi alimentano miliardi di richieste quotidiane, mostrando quanto la tecnologia sia pervasiva nella vita moderna.
Dove si trovano i principali server?
Le server farm che supportano queste IA sono dislocate in varie parti del mondo, con una concentrazione significativa negli Stati Uniti, Europa e Cina. I data center più grandi sono gestiti da colossi tecnologici come Amazon Web Services (AWS), Microsoft Azure e Google Cloud, che detengono la maggior parte delle infrastrutture utilizzate per addestrare e far funzionare i modelli di IA. Questi data center richiedono una quantità impressionante di energia per alimentare sia le macchine che li ospitano, sia i sistemi di raffreddamento necessari per mantenere operativi i server ad alte prestazioni.
Quanta energia consuma un singolo prompt?
Sebbene sia difficile avere una risposta precisa è possibile offrire una stima di quanto dovrebbe consumare un singolo prompt. Ogni richiesta inviata a un’intelligenza artificiale, come un prompt su ChatGPT, richiede un consumo energetico che può sembrare minimo a livello individuale, ma che accumulato a milioni di richieste genera un impatto significativo. Secondo alcune stime, un singolo prompt può richiedere da 0.01 a 0.1 kWh, a seconda della complessità del modello utilizzato e del tipo di hardware coinvolto. Questo valore, sebbene relativamente basso, si moltiplica rapidamente quando si considerano miliardi di interazioni giornaliere.
Quanta energia consuma un giorno tipico di utilizzo di IA?
In un giorno tipico, un grande modello di IA può consumare decine di migliaia di kWh. Ad esempio, un modello di grandi dimensioni come GPT-3 può richiedere circa 1287 MWh per funzionare per un solo giorno, abbastanza per alimentare centinaia di case per lo stesso periodo. Questo dato è particolarmente preoccupante in un’epoca in cui la sostenibilità energetica è diventata una priorità globale. Da dove viene questa energia, si ottiene da fonti verdi?
Soluzioni per il futuro
Fortunatamente, esistono diverse soluzioni in fase di sviluppo per ridurre l’impatto ambientale dell’IA. Tra queste troviamo:
- miglioramento dell’efficienza dei data center: l’adozione di tecnologie di raffreddamento più efficienti e l’uso di fonti di energia rinnovabile come il solare e l’eolico possono ridurre drasticamente il consumo energetico dei data center.
- modelli di IA più efficienti: le aziende stanno lavorando per sviluppare modelli di intelligenza artificiale che richiedono meno energia per l’addestramento e l’esecuzione, ottimizzando gli algoritmi e riducendo la complessità computazionale;
- dislocazione dei server in aree con energia rinnovabile: spostare i data center in località dove l’energia rinnovabile è abbondante, come in Islanda o Svezia, potrebbe rappresentare una soluzione a lungo termine per ridurre l’impronta di carbonio dell’IA.
In conclusione, l’intelligenza artificiale è destinata a svolgere un ruolo sempre più importante nella nostra vita, ma è fondamentale che si affronti il tema del suo impatto energetico. Soluzioni sostenibili e un uso più efficiente delle risorse saranno cruciali per garantire che i benefici dell’IA possano continuare a crescere senza compromettere il nostro ambiente.