DeepSeek: un punto sull’AI cinese

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Nelle scorse settimane si sono lette molte notizie e si è diffusa una notevole confusione attorno a DeepSeek: cos’è e DeepSeek: come funziona. La nuova AI cinese sta facendo discutere per la sua capacità di abbattere i costi, scatenando preoccupazioni tra le aziende americane e scuotendo il mercato tecnologico globale.


DeepSeek: cos’è – un po’ di storia

Nonostante la scarsità di informazioni ufficiali, è noto che DeepSeek è una piattaforma di intelligenza artificiale sviluppata in Cina e rilasciata al pubblico già a gennaio.
Il progetto ha attirato l’attenzione globale grazie al suo modello avanzato, capace di competere con i colossi americani, grazie a un codice open source che permette prestazioni paragonabili a quelle di ChatGPT, ma con un investimento iniziale dichiarato molto inferiore.

DeepSeek: cos’è?
È l’ultima frontiera dell’AI cinese: una tecnologia che, pur partendo da risorse hardware considerate obsolete, riesce a produrre output di alta qualità grazie a un’architettura ottimizzata e a un approccio innovativo nel training dei modelli.


La questione costi

Uno degli aspetti che ha suscitato maggiore scalpore riguarda il costo dichiarato per l’infrastruttura di DeepSeek: 6 milioni di dollari, cifra che appare incredibilmente ridotta rispetto ai centinaia di milioni impiegati per altri modelli, come ChatGPT.
Tuttavia, un report di SemiAnalysis suggerisce che i costi reali possano aggirarsi intorno a 1,3 miliardi di dollari, evidenziando una possibile discrepanza tra le informazioni ufficiali e la realtà dei numeri.

Questa struttura di spesa, concentrata maggiormente sui data center piuttosto che sul personale, sottolinea come l’approccio di DeepSeek sia molto più snello rispetto ai competitor americani.


DeepSeek: come funziona – L’innovazione nel dettaglio

Il cuore dell’innovazione di DeepSeek risiede nel suo modello R1, un “reasoning model” che simula il ragionamento umano passo dopo passo, garantendo risposte di elevata qualità anche in compiti complessi come matematica e programmazione.

Caratteristiche principali di DeepSeek: come funziona

  • Ottimizzazione della memoria: L’architettura è studiata per ridurre il consumo di memoria, diminuendo così i costi operativi.
  • Hardware ibrido: La combinazione di chip Nvidia A100 – nonostante le restrizioni di esportazione imposte dagli USA – con componenti hardware più economici permette di ottenere un modello performante con risorse considerate meno avanzate.
  • Efficienza nei processi: L’uso di algoritmi di training ottimizzati e l’investimento massiccio in data center specializzati consentono di mantenere al minimo i costi, pur offrendo prestazioni competitive con modelli di fascia alta.

DeepSeek: come funziona?
La risposta è nella sinergia tra hardware economico e software avanzato: un approccio che dimostra come, in certi casi, l’innovazione e l’efficienza possano superare l’ovvio impiego di risorse costose.


Un’innovazione tecnologica o un’abile strategia?

L’annuncio di DeepSeek ha generato un acceso dibattito nella comunità tecnologica globale. La capacità di sviluppare un modello competitivo con risorse apparentemente limitate ha sollevato interrogativi circa l’effettivo investimento necessario e la strategia sottostante.
Molti analisti ritengono che il successo di DeepSeek derivi non solo dall’ottimizzazione del codice, ma anche da un approccio flessibile all’infrastruttura computazionale che ha permesso di ridurre drasticamente i costi.


Impatto geopolitico e prospettive future

L’ascesa di DeepSeek rappresenta molto più di una mera innovazione tecnologica: è una sfida all’egemonia statunitense nel settore dell’intelligenza artificiale.
Il governo cinese accoglie con entusiasmo questa svolta, vedendola come un passo fondamentale verso l’autosufficienza tecnologica. Al contempo, paesi come l’Australia e l’Italia hanno espresso preoccupazioni per la gestione dei dati, bloccando l’uso dell’applicazione su dispositivi governativi per ragioni di sicurezza.

Il futuro di DeepSeek resta aperto: mentre le big tech americane si trovano a competere con soluzioni AI a basso costo, molti osservatori attendono di vedere se questo modello potrà mantenere il passo nell’innovazione a lungo termine.

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