AI: bolla o realtà?
Negli ultimi anni il mondo digitale è stato monopolizzato da tematiche sull’AI e sul suo impatto sulle nostre vite. Se da un lato in molti sono convinti che questa avrà un impatto difficile da ignorare, in agosto le cose a livello finanziario hanno iniziato a volgere verso il peggio. Qualcuno pensava all’esplosione di una bolla, la situazione poi è tornata sotto controllo.
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Senz’altro OpenAI la fa da padrone con uno sviluppo su nuove versioni di ChatGTP che procede spedito. Nel corso dell’anno è stato anche lanciato GPT 4o che ha reso disponibile l’ultimo modello a tutti. Novità non da poco che ha permesso un’ulteriore diffusione del già diffuso modello. Inoltre abbiamo assistito anche alla presentazione di Sora, rivoluzionario strumento che trasforma testo in video. Insomma, le cose sembrano andare benissimo in casa OpenAI.
Google invece rimane indietro per quanto riguarda la competizione, Gemini ha avuto diverse evoluzioni in pochi mesi ma ancora non è in grado di rispondere colpo su colpo al più noto concorrente. Google, dal canto suo, ha immense possibilità finanziarie e non è da escludere che possa compiere passi in avanti molto velocemente.
OpenAI: non è tutto oro quel che luccica
Seppur le cose stiano procedendo per il meglio, all’interno di OpenAI non mancano i dubbi, infatti ricordiamo la vicenda dell’estromissione di Sam Altman dal board dell’azienda, poi conclusasi con il suo reintegro a seguito delle pressioni di Microsoft. Nel corso degli ultimi mesi però le acque non si sono calmate. Alcuni, come Helen Toner, hanno lasciato a seguito del reintegro di Altman per divergenze di visioni che non permettevano di continuare a lavorare in buone condizioni.
Altri sono passati alla concorrenza, come Jan Leike, e hanno intenzione di proseguire il lavoro sull’intelligenza artificiale. Insomma, il grande successo commerciale ha portato anche dubbi e lotte interne, come è normale che possa accadere in situazioni di rapida crescita.
Anche altri due colossi tech pronti a saltare sulla nave
Apple e NVIDIA hanno dimostrato un crescente interesse verso l’IA generativa. Del resto la seconda produce chip che agevolino le operazioni proprio per l’IA e ha realizzato un profitto enorme nell’ultimo anno, Apple, invece, è dietro ai rivali e non può permettersi di perdere il treno. Le due aziende stanno valutando investimenti significativi in OpenAI, non una casualità se pensiamo che Microsoft è dentro da molto tempo con investimenti massicci. L’interesse di Apple in particolare è emblematico, considerando la sua storica cautela nell’adottare tecnologie emergenti fino a quando non sono pienamente mature.
Ma la corsa si fa sempre più gremita
Oltre alla Cina, anche altre nazioni stanno facendo grandi passi avanti nell’IA. Aziende emergenti da Europa e Giappone stanno sviluppando soluzioni innovative che potrebbero presto rivoluzionare il settore. Questo scenario, combinato con gli investimenti di giganti tecnologici occidentali, renderà il 2024 un anno cruciale per definire il futuro dell’intelligenza artificiale a livello globale.
In sintesi, l’anno passato ha rappresentato un periodo di grandi progressi e sfide per il mondo dell’IA. OpenAI rimane al centro dell’attenzione, ma la crescente competizione globale e l’ingresso di nuovi attori nel mercato, come Apple e NVIDIA, stanno ridefinendo continuamente il panorama. La competizione tra Stati Uniti e Cina nel campo dell’IA sarà una delle dinamiche più interessanti da osservare nel prossimo futuro.
Proprio da Pechino arrivano due modelli che provano a sfidare Sora, uno è prodotto da Bytedance, gli stessi di TikTok, con modelli in grado di convertire il testo in video, chissà che non possano esserci altri concorrenti a sorpresa.